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Balcani: Settembre 2018

a cura di Roberto Del Vescovo

Balcani… dedicato ai miei amici – settembre 2018 – A cura di Roberto Del Vesco
dedicato ai miei amici
E adesso che è appena passato questo “spritz” di emozioni, mi ritrovo con stampato in faccia un sorriso ebete che mi ricorda quello dello Stregatto di Alice nel paese delle meraviglie; i Balcani, passaggio a sud est, sono svaniti, ma come nella favola, rimane il loro sorriso!

Le emozioni non hanno un prima ed un dopo, non c’è la causa e l’effetto a regolarne il flusso, ma, come nei sogni, le cose accadono sconnesse, la coda nasce dalla testa, il silenzio fa rumore, i colori cantano ed intanto i ricordi scoppiettano come i popcorn della memoria.

È stato bello.

Ero partito per fare un giro in moto, ma mi sono perso nonostante il navigatore (Peppe), o, forse, proprio grazie a lui.

Split, la costa Croata, Dubrovnik perla dell’Adriatico, Kotor città fortificata e mai conquistata e le Bocche di Cattaro, l’isola artificiale della Madonna dello Scalpello e quella di San Giorgio che sembrano due tonsille nel cuore delle Bocche, il paese di Bar l’antica Antibarium cioè di fronte a Bari e poi avanti nelle meraviglie del parco nazionale del Lovcen con l’antica capitale Montenegrina di Cetinje che ci ricorda la regina Elena, quindi nell’interno ai confini del lago di Scutari a Rijeka Crnojevica con uno spettacolare giro in barca sul fiume che pare il Mekong!, l’antico monastero medioevale di Moraca e poi Kolasin nei boschi a 1000 metri, poi il paradiso motociclistico del Durmitor con salita fino al passo oltre i 2000m ed un cielo con l’aria che vibra, il lago Piva in cui penso che si siano riversati i cieli visti prima!, il monastero di Ostrog dove convivono tre religioni, ma ecco Mostar, patrimonio dell’UNESCO, un incanto attraversato dalla Narenta su cui sorge il famoso ponte di Stari Most, poi la vicina Medjugorje e le sue storie di fede e speranza, ma ecco Sarajevo e siamo sul ponte dell’attentato all’arciduca austriaco che causò l’inizio della guerra del 1915 ed il tunnel della speranza sotto l’aeroporto che nel 1993 permise di resistere all’assedio, i luoghi visti si trasformano in persone e le persone mi riportano ai luoghi????!!!!
BUM, mi sveglio di soprassalto!
No, non è stato un sogno, ora rimane il sorriso che non se ne andrà piu’. Grazie amici, alla prossima.

P.S. Sono il terzo dopo Peppe, in moto, e vedo dietro in lontananza un’auto della polizia con un carnevale di luci che pare un Luna Park ambulante! Dopo poco ci raggiunge e, diciamo senza possibilità di equivoco, ci fa accostare….

Non so perché ma un agente scende, con piglio “impostato” e mi fa cenno di un sorpasso improbabile simulando una velocità stellare. Come da istruzioni ricevute all’inizio del viaggio da Peppe, faccio capire al polizziotto che non vedo, non sento e non parlo e tra l’altro non fumo nemmeno! A questo punto Peppe è già in azione, entra nella macchina a fianco dell’agente e da fuori lo vedo gesticolare con il passaporto, dei biglietti da visita, sigarette, depliant Motoexplora e……dopo un po’ l’agente esce, mi si avvicina e con un sorriso che neanche le Bocche del Cattaro…..e mi augura buon viaggio!!!

Qui capisco, da buon nordico, che i meridionali è meglio che c’è li teniamo cari!

Mario Pasino

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