a cura di Daniela Pesciarelli
Tutta l’ansia e le paure che sempre mi accompagnano alla preparazione di ogni viaggio, scompaiono al primo incontro con tutti i partecipanti presso il meraviglioso hotel Palace di Varese, che ci accoglie la prima notte.
La Scozia è lontana e dobbiamo arrivarci attraversando la svizzera con i suoi rigorosi limiti di velocità e obbligatoriamente da rispettare. Ci disponiamo in fila indiana: Peppe avanti, io dietro fiduciosa, ma sempre con un occhio al tachimetro… non ho alcuna intenzione di regalare soldi alla Svizzera!
Finalmente arriviamo a Strasburgo, incantevole città dove possiamo rilassarci e visitarla anche in notturna.
L’indomani ci dirigiamo a Sedan dove trascorriamo la notte nel castello testimone della storia della città.
Tanti compagni di viaggio li conosco già, e a dire il vero, c’eravamo accordati in fiera a Verone per fare il viaggio insieme. L’armonia del gruppo è indiscutibile.
Per raggiungere l’imbarco con destinazione Scozia, attraversiamo tutto il Belgio. Sosta a Bastogne, visita al museo ed al memoriale di Mardasson che ci fa vivere un momento di grande riflessione.
Le giornate più calde del previsto, non ci tolgono comunque l’entusiasmo: durante una sosta a Mons io ed altri temerari ci lanciamo dentro la fontana a canne d’organo della piazza per trovare un po’ di refrigerio; sembriamoo una scolaresca in gita!
Pernottiamo a Bruges: Meravigliosa città delle fiandre che rivedo volentieri.
La mattina seguente ci dirigiamo all’imbarco: uno splendido traghetto che definire pulito è riduttivo con cabine grandi ed accoglienti.
Dopo una notte in mare sbarchiamo ad Hull, la Scozia si avvicina! Ancora 250 km e finalmente la scritta “Scotland” su un grosso masso di pietra e corredato da un signore in Kilt e cornamusa, segna il nostro ingresso. Ci attardiamo, affascinati dal suono della cornamusa e dalla bellezza del posto, tantoché arriviamo appena in tempo per visitare l’abbazia di Melrose: incantevole rovina di quello che un tempo fu un imponente complesso in arenaria rossa che contrasta col verde del prato circostante, tutto traspira di calma e serenità.
A malincuore ritorniamo alle moto, Edimburgo ci attende per la notte. Prima, tuttavia, ci fermiamo a Rosline, piccolo villaggio, per visitare la cappella di Rosslyne, citata da Dan Brown nel famoso romanzo “il codice da Vinci”. Arriviamo quando stava chiudendo ma Peppe in collaborazione con ….. chiedono ed ottengono dal custode di farci entrare attraverso una porta segreta. Solo con Motoexplora ho vissuto certe situazioni: non è la prima volta che Peppe sa trovare la chiave quando tutto sembra perduto!
Soddisfatti per la visita partiamo alla vota di Edimburgo. La città ospita il festival di agosto e la visitiamo con la guida che ci racconta doviziosamente usi e costumi degli scozzesi. Nonostante la pioggerellina che ci accompagna per quasi tutta la mattinata, non ci siamo persi d’animo ed abbiamo camminato per tutta la Royal Mine piena di artisti di strada con i loro spettacoli.
La sera abbiamo partecipato allo spettacolo “Military Tatoo” nel cortile del castello. Lo spettacolo ci ha catturato ed affascinato, da pelle d’oca.. un po’ pure per il freddo! Ma ne è valsa la pena! e se dovessi tornare ad Edimburgo tornerei solo per lo spettacolo. Alla fine della rappresentazione, quando ci siamo ritrovati insieme, tutti eravamo incantati da tanta bellezza.
Il mattino seguente salutiamo Edimburgo, ancora emozionati ed andiamo a visitare il castello di Glamis, residenza natale della regina madre. Ancora una volta l’ormai proverbiale risolutezza di Peppe si manifesta facendoci parcheggiare tutti con le moto davanti all’ingresso del castello per una foto ricordo! Immancabile il signore in Kilt e cornamusa che esce per accoglierci… non noi; ma una lussuosa auto che stava sopraggiungendo!! Ma noi ovviamente ne abbiamo approfittato! La visita all’interno è stata piacevole ed è finita con un pranzo nel ristorante annesso.
Nel pomeriggio visitiamo la distilleria del Genlivet. Purtroppo, chi guida non beve, ma tutto era previsto: accoglienza raffinata e mini-bottigliette per conservare le tipologie di whisky che chi non guida può degustare subito. I miei tre assaggi non sono durati a lungo: degustati appena entrata in hotel, visto mai evaporassero?!
L’hotel che ci accoglie per la notte si trova ad Elgin da cui partiamo l’indomani per percorrere la mitica strada NC500. Lungo il percorso, ovviamente, incontriamo castelli e fiordi, la strada è veramente spettacolare.
Il tempo, considerato la fama del clima scozzese, è clemente con noi. Non so descrivere la bellezza dei luoghi attraversati ma li tengo ancora negli occhi, consiglio a tutti di visitarli.
Naturalmente abbiamo attraversato in battello il lago di Nessie, che non ci ha degnato della sua presenza! Ma ci siamo divertiti ugualmente.
Il nostro viaggio continua, a Stirling abbiamo trascurato la visita del castello gremito e preso d’assalto dai turisti.
Glasgow, citta portuale ed industriale, ci ha visti in compagnia della guida per le vie del centro, verso sera ci siamo sparpagliati per i numerosi pub della città.
Le giornate passano in fretta e Glasgow è l’ultima città della Scozia.
Il rientro è sempre faticoso ma denso di splendidi ricordi; alla fine ognuno torna a casa propria più ricco di quando è partito. In tutti noi il proposito di incontrarci in un altro viaggio.
Daniela Pesciarelli