Succede, già alcune volte succede che, durante la propria giornata, piena impegni e con tanti problemi da risolvere, abbiamo voglia di fermarci un attimo, magari un semplice caffè ci aiuta a riprendere il ritmo ma… chi ama viaggiare in moto ha sempre altre idee per la testa. Un momento di relax riesce a dare spazio alla propria fantasia, con la memoria si ritorna a luoghi visitati… lunghe strade percorse ed i tanti incontri con persone mai conosciute ma presenti nella nostra memoria. In fondo viaggiare in moto è semplice e di certo non è il mezzo che fa il motociclista ma è lo spirito che ognuno di noi ha dentro, quello spirito che ci fa tornare bambini. Da ragazzo, durante l’ora di geografia a scuola, stavo li a sognare, immaginavo i tanti luoghi che tramite una cartina riuscivo a percepire… sud, nord, est o ovest erano uguali; tanti volti e sorrisi mai visti, tante belle cose, frutto dell’ingegno o della fantasia di qualcuno, da vedere, ammirare!
Che meraviglia! Delle volte mi chiedo il perché… già qual è il motivo che ci spinge, tramite un mezzo meccanico, a sentirci diversi e non necessariamente migliori rispetto ad altri ma diversi? Quante volte è successo, a tanti di noi, di fermarsi nel luogo più sperduto, remoto ed imbatterci in piacevoli chiacchierate con illustri sconosciuti?
In fondo viaggiare in moto non è semplice; la pioggia, il caldo, bagagli striminziti, casco, giubbotto, protezioni da super eroe ma… un grande senso di libertà! La moto si guida col corpo, è parte integrante dei nostri movimenti, è una reale estensione di ciò che siamo. Incontrare altri motociclisti ci rende felici, ci salutiamo e dentro la nostra mente, facendolo, pensiamo: “amico mio sconosciuto, anch’io sto vivendo le tue stesse emozioni” si emozioni!
Questo 2020 non è stato di certo tra gli anni migliori, certo in epoche passate è successo anche di peggio ma non possiamo farci nulla, noi viviamo il nostro presente e guardiamo al nostro futuro con un’ottica di speranza.
Il mondo dei viaggi, della fantasia, del nostro essere si è fermato. Qualcosa di sconosciuto e poco piacevole ha turbato le nostre vite. Il nostro modo di intendere la libertà è in parte cambiato. Abbiamo paura di stringerci la mano, abbracciarci… utilizziamo delle mascherine per proteggerci dall’invisibile ma, dentro di noi, siamo rimasti gli stessi? Siamo ancora quegli eterni ragazzini che volevano conoscere il mondo ed imparare da esso?
Penso proprio di sì! Il mio ultimo viaggio, appena concluso, mi ha portato, ci ha portati alla scoperta dell’Italia del sud. In fondo io sono siciliano e penso di conoscere la mia terra, con le sue mille contraddizioni e bellezze. Raccontarla a nuovi e vecchi amici mi ha dato la possibilità di sentirmi di nuovo vivo, mi ha fatto dimenticare, seppur per un breve lasso di tempo, il problema che ci sta affliggendo: rinunciare ad una parte della nostra libertà, rinunciare alla possibilità di muoverci, rinunciare a scoprire quei tanti luoghi che tramite una cartina geografica da bambino mi facevano, ci facevano sognare.
Bellissimo! è stato bellissimo vivere questa esperienza! Antichi borghi si sono mostrati a noi, meravigliose città tutte da scoprire, fantastici parchi, laddove la natura è ancora la padrona indiscussa e le tante genti incontrate, subito pronte a raccontarci del loro mondo, delle loro speranze.
Siamo partiti da Roma diretti verso sud, il profondo sud. Siamo passati per la costiera amalfitana, il Cilento e le sue mozzarelle. Abbiamo raggiunto la Sicilia, con la maestosità dell’Etna, i suoi piccoli centri urbani, il mare ed una cultura millenaria, abbiamo attraversato la Calabria in lungo e largo, con la bellezza della Sila ed i suoi tanti laghi, la Basilicata e la meravigliosa Matera. La Puglia e la meraviglia del Gargano, Vieste, la foresta Umbra. Il Molise, l’Abruzzo con la bellezza di Vasto.
Abbiamo vissuto ed ascoltato i diversi dialetti, ci siamo immersi nelle leggende ed assaporato la migliore cucina. Quant’è bello viaggiare in moto! Quant’è bello poter condividere le tanti emozioni con amici.
Viaggiare si può, si deve… in fondo non è necessario andare dall’altra parte del mondo per avere la gioia di scoprire. E se per il momento diventa difficile scoprire mondi nuovi ricordiamoci che anche il piccolo borgo a pochi chilometri da casa nostra può regalarci pezzi di vita. Basta guardare ad esso con gli occhi di eterni bambini che non vogliono smettere di sognare.
Scriveva il premio Nobel John Steinbeck:
“Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone.”