Myra, Turchia: tra rovine, leggenda e strade da sogno
Salve rider!
Oggi vogliamo portarvi con noi alla scoperta di un luogo che pochi motociclisti conoscono, ma che ha un fascino tutto suo: Myra, nell’antica regione della Licia, nella costa sud-occidentale della Turchia.
Se sei già stato in Turchia in moto, magari lungo la spettacolare strada costiera da Antalya a Fethiye, ti sarai accorto che ogni curva nasconde un pezzo di storia, e ogni strada sterrata porta a un sito archeologico dimenticato. Myra è uno di quei posti che vale la pena vivere con lentezza, casco appeso al manubrio e occhi pieni di meraviglia.
Un viaggio nel cuore della Licia
Myra (oggi chiamata Demre) era una delle città più importanti della Licia, antica regione situata tra le montagne del Tauro e il Mediterraneo. Oggi è un luogo quieto, lontano dal turismo di massa, perfetto per chi cerca un’esperienza autentica su due ruote.
Arrivarci in moto è già di per sé un viaggio. Le strade che attraversano questa parte della Turchia sono un mix perfetto di asfalto ben tenuto, curve morbide e paesaggi mozzafiato. Le montagne si tuffano nel mare, e tra un tornante e l’altro si aprono scorci che sembrano dipinti.
Se parti da Antalya, ti consigliamo di percorrere la D400, una delle strade costiere più belle del Mediterraneo. Ogni curva è una cartolina. Fermati, respira, ascolta il rumore del mare… e poi riparti. La moto è libertà, e qui lo capisci in pieno.
Le tombe rupestri e il teatro romano
Una volta arrivati a Myra, preparatevi a rimanere a bocca aperta. Il sito archeologico è dominato dalle tombe rupestri licie, scolpite direttamente nella roccia: sembrano finestre che si affacciano sul passato. Alcune hanno più di 2.400 anni, ma ancora oggi conservano un’aura di mistero e potenza.
A pochi passi si trova uno splendido teatro romano, tra i meglio conservati dell’Asia Minore. Qui si respira la storia, quella vera. Siediti un attimo sulle gradinate, chiudi gli occhi e immagina il suono delle voci, gli applausi, gli spettacoli dell’epoca. È un’esperienza che lascia il segno.
Sulle tracce di San Nicola
Non tutti lo sanno, ma Myra è anche legata alla figura di San Nicola di Bari, il vescovo vissuto nel IV secolo che ispirò la leggenda di Santa Claus. La sua tomba si trova proprio qui, nella Chiesa di San Nicola, un altro luogo ricco di spiritualità e storia.
La chiesa, con i suoi mosaici bizantini e l’atmosfera raccolta, è una tappa obbligatoria. Anche se non sei religioso, è impossibile non restare colpiti dalla forza che emana questo luogo.
Dove dormire e cosa mangiare
Myra (Demre) è perfetta anche per una sosta più lunga. Ci sono piccoli hotel e guesthouse dove puoi lasciare la moto al sicuro e goderti una serata in relax. La cucina locale è un altro punto forte: pesce fresco, melanzane al forno, yogurt cremoso e miele di pino. Il tutto accompagnato da un bicchiere di çay, il tè turco che qui è più di una bevanda: è un rituale.
Myra in moto: consigli di viaggio
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Periodo migliore: Primavera (aprile-giugno) e autunno (settembre-ottobre). Temperature ideali e poco traffico.
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Moto consigliate: Qualsiasi tipo, ma le touring e le enduro sono perfette per esplorare anche i tratti sterrati nei dintorni.
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Attenzione: Rispetta i limiti, specialmente nei villaggi. La polizia è presente e severa.
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Carburante: Benzinai frequenti lungo la costa, ma meglio fare sempre il pieno prima di addentrarsi nell’interno.
Perché Myra?
Perché è un mix perfetto di cultura, avventura e strade spettacolari. Perché è ancora fuori dai radar, ma ricca di emozioni. E soprattutto, perché ogni viaggio in moto dovrebbe avere una meta che parla al cuore, non solo alle ruote.
Noi di Motoexplora ci siamo stati, e possiamo dire che Myra è uno di quei posti che ti restano dentro. Non è solo un luogo da vedere, ma da vivere. Con la tua moto, con la tua voglia di scoperta, con il gusto di chi ama la strada più del traguardo.
Ci vediamo là fuori, compagni di avventure. E come sempre…
Buona strada!
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