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Gole del Diavolo, Trigrad – Un viaggio dritto nel cuore della Bulgaria selvaggia

Gole del Diavolo, Trigrad – Un viaggio dritto nel cuore della Bulgaria selvaggia

Se c’è un luogo in Europa che sembra uscito da un libro di leggende medievali, quel posto è senza dubbio le Gole del Diavolo, vicino al villaggio di Trigrad, nel cuore dei Monti Rodopi, Bulgaria meridionale. È una meta che abbiamo scoperto quasi per caso, seguendo il consiglio di un motociclista locale incontrato sulla strada. Da allora, non l’abbiamo più dimenticata.

Una strada da sogno (per chi ama guidare davvero)

Il viaggio verso Trigrad è già un’esperienza di per sé. Si parte da Devin e ci si inerpica su una strada stretta, tortuosa, che corre tra pareti rocciose imponenti. Ogni curva è un invito a rallentare, non solo per la prudenza – fondamentale qui – ma perché il paesaggio ti cattura, ti ferma, ti costringe ad assaporare ogni secondo. Parliamo di 12 km scavati nella pietra viva, dove la moto ruggisce in armonia con l’eco della natura.

Arrivare in moto alle Gole del Diavolo ti fa sentire come se stessi entrando in un’altra dimensione. Le pareti si stringono fino a formare un canyon profondo oltre 300 metri. È uno di quei posti dove il casco non basta a contenere l’adrenalina e la meraviglia. E sì, il nome non è casuale.

La leggenda del Diavolo

La leggenda narra che il Diavolo, in fuga dagli uomini, si sia nascosto proprio in questa gola, per poi scivolare nel buio della grotta che oggi porta il suo nome: “Diavolskoto Garlo”, ovvero La Gola del Diavolo. La grotta è una delle attrazioni principali dell’area e merita decisamente una visita.

All’interno si trova una delle cascate sotterranee più grandi dei Balcani, alta 42 metri. L’ambiente è umido, oscuro e misterioso, con una scala ripidissima di 300 gradini che sale lungo il percorso dell’acqua. Ogni passo qui riecheggia tra le rocce e ti fa sentire piccolo, quasi insignificante, davanti alla forza della natura.

Trigrad: un villaggio fuori dal tempo

Dopo l’avventura nella gola, una sosta a Trigrad è d’obbligo. Un villaggio di poche anime, autentico, dove la vita scorre ancora al ritmo della natura. Le pensioni locali offrono accoglienza genuina, piatti tipici (non perdetevi i fagioli alla Rodopa e il pane cotto nel forno a legna) e storie da ascoltare davanti a un bicchiere di rakia fatto in casa.

Moto e spirito selvaggio

La zona è perfetta per chi ama l’enduro o anche solo il turismo lento su due ruote. Ci sono diverse strade bianche e sentieri che si snodano tra foreste di pini, valli nascoste e piccoli paesi che sembrano usciti da un’altra epoca. Le Gole del Diavolo non sono solo una destinazione, sono un’esperienza completa: moto, natura, leggenda e silenzio.

E se siete di quelli che cercano “il giro perfetto”, potete unire la visita a Trigrad con una deviazione verso la Grotta Yagodinska, a circa 20 km di distanza. Anche lì, la strada è una poesia su asfalto.

Consigli pratici di Motoexplora

  • Periodo migliore: da maggio a ottobre. In inverno molte strade sono chiuse o difficilmente percorribili in moto.

  • Equipaggiamento consigliato: giacca tecnica traspirante, stivali impermeabili e protezioni. Il tempo cambia in fretta nei Rodopi.

  • Tipo di moto: enduro o touring leggero. Le strade sono asfaltate ma strette e a tratti dissestate.

  • Tappe consigliate: Devin – Trigrad – Gole del Diavolo – Yagodinska – Shiroka Laka.

  • Dove dormire: guesthouse locali. Economiche, accoglienti, autentiche.

Perché andarci

Perché posti così non ce ne sono tanti in Europa. Perché ogni curva ti racconta una storia, e ogni chilometro ti regala un ricordo da portare con te. E perché, alla fine, non è il Diavolo quello che incontrerai, ma te stesso.

Scopri il nostro tour:

Balcani: passaggio a sud-est

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