a cura di Peppe Pagano
Raccontare della Sicilia, delle sue strade, della sua storia, di una cultura millenaria, vissute dietro la visiera di un casco a bordo di una moto rappresenta un insieme di grandi emozioni che ogni motociclista dovrebbe vivere.
02 Maggio 2008: già da sei giorni, noi di Motoexplora, siamo in giro con degli amici Harleysti che hanno scelto di percorrere le strade di Sicilia, i giorni precedenti sono trascorsi all’insegna del buon umore misto alla meraviglia di chi, avendo visitato per la prima volta la nostra terra, provava nel vedere quell’insieme misto tra cultura, paesaggi e strade uniche.
La sera precedente eravamo stati a Sciacca e di certo non ci siamo fatti mancare il buon pesce della zona, la mattina si presentava abbastanza triste, era l’ultimo giorno della loro vacanza, e la magia siciliana li aveva contagiati, avevo voglia di stupirli ancora una volta, di raccontargli ulteriormente il nostro essere siciliani e il cielo azzurro e limpido ci faceva presagire che ad accompagnarci ci sarebbe stata una lunga giornata di sole. Anche l’aria frizzante che si respirava sarebbe stata a mio favore per riuscire a trasmettere delle emozioni uniche, si parte da Sciacca imboccando la statale per Palermo, innanzi a noi scorre lentamente la strada con i suoi paesaggi e profumi. Sono passati 35 km ed ecco l’indicazione Poggioreale, di certo non si aspetteranno ciò che ho in mente di mostrargli. Entriamo nella nuova Poggioreale e la percorriamo tutta fin quando innanzi a noi non compare uno scenario unico. Qui comincia un viaggio sospeso nel tempo tra passato e presente che ci fa percorrere da spettatori la realtà che si dirama lungo il fiume Belice.
La storia di questo splendido paesino del trapanese è stata tragicamente segnata nel lontano 1968 da un tremendo terremoto, una realtà che oggi più che mai ci fa rendere conto di quanto piccoli ed impotenti siano gli uomini dinnanzi alla natura che con i suoi cicli vitali è sempre padrona incontrastata ed incontrastabile del nostro cammino. Già da diversi anni questa meta fa parte dei nostri viaggi, il nostro intento è raccontare, con immenso rispetto, che cosa significa essere siciliani, mostrando, a chi ci conosce solo per stereotipi, chi sono i veri siciliani; figli della civiltà greca e legati indissolubilmente all’idea del fato, una Sicilia laboriosa che con immensi sacrifici e sempre pronta a guardare al futuro. “Qualunque cosa possa accadere ai siciliani, essi lo commenteranno con una battuta di spirito…” questo lo scriveva Cicerone per dimostrare che il sorriso e la voglia di continuare non ci abbandona mai.
Arrivati innanzi alla vecchia porta di’ingresso vedo nel volto dei miei compagni di viaggio una forte emozione mista a rispetto. Cerco di spiegare che anche questo rappresenta l’essere siciliani…. ma stavolta è diverso grazie all’incontro casuale con “Zio Pippo”, tipico allevatore di ovini di queste parti che comincia a raccontarci della sua vita e della storia di Poggioreale riportandoci alla mente ricordi scolastici, facendoci intravedere un accostamento unico tra la sua vita ed il romanzo del Verga “I Malavoglia”. L’affondamento della barca Provvidenza che portò via i sogni dei pescatori nel romanzo, sembra calzare a pennello col tragico terremoto dove il povero “zio Pippo” perse ogni cosa. Lui però, ci ha detto, che la speranza non l’ha mai persa e grazie a questo elemento oggi a distanza di 40 anni si ritrova un tetto, una famiglia e ben 400 pecorelle che gli garantiscono da vivere e grazie alle quali abbiamo potuto degustare molti prodotti tipici siciliani da lui gentilmente offerti.
Il tempo è tiranno , la nave traghetto attende i nostri amici a Palermo, credo di essere riuscito nel mio intento,anzi ne sono certo, qualcosa di ciò che hanno visto e sentito li ha portati in una realtà diversa, fatta anche di piccole cose, di persone semplici. Piccoli racconti e grandi storie da vivere con l’animo del mototurista, un animo fatto di libertà e voglia di conoscere. I nostri amici sono andati via col sentimento di chi ha voglia di ritornare a vivere di questa terra e noi siamo già pronti a partire per un nuovo viaggio.
Peppe Pagano – Motoexplora Tour Operator