a cura di Roberto Petrucci
Era da tanto tempo che sognavo di fare un viaggio in moto che non fosse il solito giretto in giornata. Non sono un motociclista esperto. Soprattutto ai biker, che ogni tanto mi accompagnano in moto, gli va bene così …giroinmoto-ristorante-dinuovoinmoto-bevuta-casa…
Siccome vorrei tanto visitare la Sicilia su due ruote; cercando su internet ho trovato Motoexplora, sede Acireale, bel sito che fa voglia, fra i viaggi proposti in Italia: Sicilia! Meglio di così… andarci con un siciliano!
Telefono e parlo con Peppe Pagano, simpatico, gioviale, preparato… perché no? Il primo appuntamento di pochi giorni è il week end di primavera nelle Marche. Fisso questo week end, per prova.
Fra i consigli di Peppe trovo che uno sia significativo: “lascia a casa lo stress e la voglia di competizione”…una parola… saro’in grado di seguirlo?
Si avvicina venerdì 21 marzo… possibile che non trovi una scusa per non andare? vabbè che ho già pagato… previsioni meteo: non male, acc… l’atavica timidezza e la diffidenza vengono fuori all’ultimo… è che non conosco proprio nessuno! resisto.
E’ ora, parto. Oltre 4 ore di autostrada poi Ancona, seguo le indicazioni di Peppe (anche il pieno alla moto), non male, arrivo. NH hotel situato su un cucuzzolo, bella vista sul porto, parcheggio dedicato come promesso. Il tempo di prendere la stanza e mi immergo nel gruppo di motociclisti. Il primo incontro è fortunato mi imbatto in Daniela e Assunta che stanno verificando le prenotazioni nella hall dell’albergo, grazie alla loro simpatia il ghiaccio è rotto!
Visita alla cittadella Vanvitelliana nei pressi dell’hotel, interessante spazio, dove in passato trascorrevano la quarantena i nuovi arrivati via mare, oggi in parte riutilizzato in particolare con un museo interessante – tattile-Omero. La guida oltre a tentare di istruirci ci insegna un giochino (lo rifaro’ con mia figlia di 4 anni!) divisi a coppie uno bendato l’altro guida di fronte ad una scultura per cercare di indovinarne forma-soggetto-materiale: divertente.
Cena da Strabacco, osteria tipica anconetana, buffet, chiacchiere, finalmente mi sciolgo e sto bene.
Partenza del sabato ore 9 precise (ma l’organizzatore non era siciliano?). Nella notte è pioviscolato ma ha smesso. Belle strade. Il gruppo procede facilitato da Peppe e alcuni amici che bloccano di fatto il traffico dove serve… bella idea.
Visita a Cingoli, con tanto di parcheggio riservato messo a disposizione del Comune e dopo Abbadia di Fiastra , chi è stato attento alle spiegazioni della guida, veramente simpatica, sa anche perché abbadia (non –zia), non io. Comunque visita interessante dopo il pranzo-sempre lì-decisamente in un bel posto. Fra monaci conversi e sacerdoti, ora et labora (ricchi e poveri rispettivamente), invidie e recriminazioni, sembra di essere ai giorni nostri.
In moto verso il Conero dove avremmo dovuto vedere il tramonto, il tempo un po’ nuvoloso ce lo impedisce, ma è bello lo stesso.
Di nuovo albergo, cena-chiacchere-risate, passeggiata, clima giusto, cordiale.
La domenica come previsto partenza verso le nove direzione Jesi dove ci aspetta la guida per la visita alla interessante cittadina, la stessa guida che incontriamo più tardi a Corinaldo, ancora più bella (Corinaldo non la guida).
Alla fine ci salutiamo perché alcuni di noi vanno prima del pranzo, anch’io con due simpatici biker ipertecnologici bmvuisti e una coppia di Vicenza per far strada insieme. Buona idea. Abbiamo fatto un bel viaggio di ritorno con puntata sulla spiaggia, piadina, parole, foto, strada-autostrada, quella andava fatta, ma decisamente più piacevole dell’andata.
Tirando le conclusioni è da dire subito che Peppe è in gamba, simpatico, preparato, tollerante il giusto, non è facile tenere insieme credo oltre 50 persone venute da posti diversi molte delle quali non si conoscevano, quindi subito un plauso all’organizzatore, che ha ben scelto alcuni amici per aiutarlo, quindi un grazie a Rino, Daniela, Assunta, Ismaele, Ombretta (volente o nolente era attaccata ad Ismaele), Davide, Fabrizio e Massimo (mi perdoni chi non ho menzionato per dimenticanza).
Siamo stati decisamente fortunati per il meteo che ci è stato favorevole e per la scelta dei percorsi e luoghi da visitare, interessanti.
Alla fine ripensandoci per me l’aspetto più bello è stato sentir parlare tutti quei dialetti, scambiare qualcosa di te con qualcosa di loro, sentirsi parte di un gruppo con intenti comuni. Gli italiani che almeno in queste occasioni sono forse i migliori del mondo!
Sicuramente incontrero’ ancora spero il maggior numero di voi per qualche avventura insieme. Di certo di Motoexplora ho capito che posso fidarmi e quindi saluto con un arrivederci alla prossima occasione.
Roberto Petrucci