a cura di Alberto Personi e Mariella Gobbi
Dopo 35 anni di viaggi moto turistici, i più organizzati tra amici e molti altri con vari Tour Operators, ancora ci entusiasma l’idea di una meta inusuale.
E’ il caso del viaggio proposto da MOTOEXPLORA: raggiungere il MONTENEGRO attraversando altri paesi Balcanici.
Alcuni mesi prima, in occasione del Salone Motoexpo di Verona, avevamo conosciuto i titolari di Motoexplora Enza e Peppe che, con la loro simpatia ed il loro entusiasmo, ci avevano invogliato a partecipare suscitando il nostro interesse.
Come da programma, il ritrovo è al porto di Ancona Venerdì 27 Maggio dove abbiamo tutto il tempo per familiarizzare con i partecipanti e gli accompagnatori Peppe ed Ezio e dove scopro che sarò l’unica donna del gruppo con quindici maschi!
I nostri tour leaders ci illustrano a grandi linee tappe ed itinerari, che verranno poi puntualizzati giorno per giorno, con specifici suggerimenti e raccomandazioni sul comportamento di guida da osservare per tutto il viaggio.
Imbarco nel tardo pomeriggio, cena sulla nave e approfondimento delle conoscenze.
Sabato 28 sbarchiamo a Spalato con una bella mattinata.
Oggi si viaggia tutto il giorno lungo la costa su strada panoramica piacevole per la guida e appagante per la meravigliosa vista sul mare. Nel frattempo passiamo e ripassiamo attraverso i confini di Croazia – Bosnia – Croazia senza lungaggini grazie alle conoscenze di Peppe dovute ai frequenti viaggi precedenti. Ci fermiamo a Dubrovnik per pranzo e per una breve visita della città completamente fortificata con stradine, piazze e vicoli lastricati, palazzi imponenti ed improvvise viste sul mare dalle terrazze prospicienti. Si riprende strada sempre sulla costa in un continuo saliscendi tra pendii rocciosi da una parte e mare aperto dall’altra fino ad arrivare finalmente in Montenegro. Davanti a noi le Bocche di Cattaro , una delle meraviglie del Mediterraneo ed il più grande fiordo dell’Europa Meridionale formato da quattro bacini circondati da montagne altissime ed una serie di insenature costituite da ampi valloni che si inseriscono in profondità nell’entroterra.
Prossima sosta Perast e visita all’isoletta di fronte, a pochi minuti di barca, sulla quale si trova il suggestivo Monastero della Madonna dello Scarpello dove un erudito frate locale ce ne racconta la storia. Dopo aver sbirciato dall’alto Sveti Stefan, piccola isola fortificata un tempo riparo da incursioni dei turchi e dei pirati oggi sede di un lussuoso hotel, in tarda serata raggiungiamo la città di Bar, nostra prima tappa.
Il giorno successivo, Domenica 29, arriviamo per il caffè di mezza mattina a Ulcinj graziosa località turistica raccolta in un piccolo golfo. Il percorso prosegue fino a raggiungere una tortuosa stradina panoramica in quota dalla quale la vista spazia sul grande lago di Scutari. Si continua sulla panoramica a strapiombo sopra il lago dove si riflettono grandi e morbide nuvole dalle incredibili sfumature rosa, con alcune soste per scattare foto e per ammirare il panorama che si estendo fino alla vicina Albania.
La velocità è molto ridotta, sempre sorvegliati da Peppe ed Ezio in apertura e chiusura del gruppo. Per il pranzo ci si ferma in un caratteristico ambiente sotto un grande porticato in legno all’ombra di alberi slanciati. Nel pomeriggio ci viene proposta una escursione in barca sul fiume nel mezzo di una ampia vallata circondata da montagne boscose. Lo specchio d’acqua è ricoperto da fiori acquatici bianchi e rosa con grandi foglie verdi. Si tratta di un parco fluviale e riserva naturale veramente spettacolare. E’ l’ora di ripartire e ancora lungo un bel tratto prima in mezzo alle colline e poi sulla costa, rientriamo a Bar. La sera dopo cena una piacevole passeggiata ci conduce fino alla Villa Reale, non grande ma armoniosa e di fascino retrò con belle vetrate colorate, nel mezzo di un ampio parco.
Il Lunedì 30 la colazione sulla terrazza vista mare è il primo piacere della giornata, sottolineato anche dalla costante giovialità dei nostri accompagnatori. Oggi il programma ci porta ad attraversare la capitale Podgorica, classica espressione di edilizia popolare del regime socialista. Si fiancheggia un fiume serpeggiante di colore turchese-verde smeraldo, fino a quando ci fermiamo in un piccolo chiosco per la pausa caffè….. però è alla turca…. e qualcuno resta perplesso. Poco più avanti un ponte di legno sospeso tra pareti rocciose attira la nostra curiosità. Sosta obbligatoria per foto soprattutto a coloro che si azzardano ad attraversarlo. Il monastero di Moraca sull’omonimo fiume ci attende. L’interno riccamente decorato, le numerose icone preziose, dipinti ed altri pregevoli oggetti rendono questa visita particolarmente interessante.
Ripartiamo su una strada così bella, priva di traffico con ampie curve che richiederebbe una velocità un po’ più “allegra” ma Peppe che apre il gruppo preferisce mantenere una andatura tranquilla per viaggiare in assoluta sicurezza.
All’ora di pranzo siamo a Bijelo Polje, città universitaria animata e vivace piena di studenti, dove le nostre moto schierate in bell’ordine suscitano parecchio interesse. La biondissima corrispondente dell’agenzia turistica locale ci attende nel ristorante sulla piazza principale per un ricco pasto con specialità tipiche. Prima di raggiungere il prossimo hotel, in un piccolo gruppo accompagnato da Ezio, decidiamo per una breve deviazione nel Parco Nazionale Biogradska Gora lungo una stradina in mezzo al bosco fino ad piccolo lago di montagna. L’hotel di Kolasin è molto bello, tutto in legno stile nordico, dotato di ogni confort. Prima di cena ci riuniscono sulla piazzetta antistante per assistere alla esibizione del gruppo folkloristico locale di danze tradizionali in caratteristici e colorati costumi.
Oggi Martedì 31 visiteremo il massiccio montuoso del Durmitor e per fortuna abbiamo il sole.
Il fiume che costeggiamo, percorrendo una strada larga a grandi curve, mano a mano che si sale diventa torrente impetuoso scavato nella roccia, quasi un canyon, con attraenti colpi d’occhio sul precipizio. Poi il paesaggio si trasforma lasciando spazio a vasti pascoli attraversati da un sottile nastro d’asfalto fiancheggiato da coloratissime casette a tetto spiovente. Superiamo la nota località turistica Zabliak Ski Center ed ora affrontiamo la vera strada di montagna stretta e priva di protezioni, quindi ci vengono ancora una volta raccomandate prudenza e attenzione. Salendo si dirada la vegetazione scoprendo la nuda roccia. Vette appuntite, sovrastate de grandi nuvoloni bianchi che si rincorrono, si stagliano numerose nel cielo azzurro a formare un anfiteatro di pietra bianca. Il panorama è veramente maestoso. Le foto non si contano. A malincuore dobbiamo decidere di lasciarci alle spalle questo paradiso silenzioso iniziando una lunga discesa a stretti tornanti e numerose gallerie che ad ogni uscita regalano scorci incantevoli sul lago Piva. In serata siamo in hotel a Danilovgrad. Dopo cena alcuni si recano in centro città per passare la serata, altri si dilungano in ricordi di viaggio davanti ad un brandy fino all’ora di andare a dormire.
Il giorno seguente Mercoledì 1 Giugno ci dirigiamo al Monastero di Ostrog, il più famoso del Montenegro dedicato a San Basilio, luogo di culto sia per cattolici che per ortodossi e mussulmani.
La costruzione è incastonata nella roccia, mirabile particolarità di questo luogo sacro. La direzione verso i laghi di Niksic ci offre un percorso molto panoramico ondulato e verdeggiante, ci alziamo dolcemente sopra i numerosi laghi senza riuscire a contare le tante isolette che li punteggiano, ma il tempo sta cambiando. A pranzo ci accorgiamo che il tempo peggiora decisamente quindi, all’alternativa del tragitto programmato probabilmente scivoloso per la pioggia, Peppe ed Ezio preferiscono farci rientrare in Hotel a Danilovgrad. In effetti qualche ora in più di relax, un tè, quattro chiacchiere e quattro risate in compagnia, sinceramente non guastano.
Si riparte con il sole Giovedì 2 per la vecchia capitale Cetinje. Visitiamo il palazzo reale, costruzione spartana ma con sale interne ricche di cimeli preziosi, accompagnati da un giovanotto che in perfetto italiano, essendo stato calciatore in Italia, ci racconta la storia della dinastia reale, usi e costumi con grande entusiasmo essendo i giovani convinti che il loro paese tornerà ad essere grande e importante nell’area balcanica. Il nome del Montenegro solitamente viene associato al ricordo della bella e statuaria Regina Elena moglie del Re d’Italia Vittorio Emanuele III, in quanto suo paese natale. Lo si conosce troppo poco invece per la sua storia, per le sue bellezze paesaggistiche e naturali di cui è ricco. Facciamo una passeggiata nel piccolo centro animato da tanti ragazzi e giovani coppie con numerosa prole che affollano i vivaci locali ed i colorati negozi artigianali. Notiamo di avere incontrato tanta bella gente, bella e sorridente. Torniamo alle moto lungo le mura fortificate che racchiudono una grande chiesa, non visitabile per una cerimonia religiosa in corso e ripartiamo.
Meta è il parco del Lovcen. Il percorso è tipico di montagna con grandi panorami ma purtroppo siamo colti da un violento temporale che ci costringe a fermarci. Fortunatamente in breve troviamo riparo in una bella baita di legno con un grande camino. Togliamo le tute fradice, le appendiamo ovunque e nel frattempo ordiniamo il pranzo alle gentili proprietarie che ci portano squisita carne alla griglia e la torta fatta dalla nonna. Abbondantemente rifocillati e graziati dal ritorno del sole scendiamo lentamente lungo una strada tortuosa verso la costa con incantevole vista sul golfo di Kotor, dove ci fermeremo per la notte. Oltre le mura non entrano veicoli a motore quindi dobbiamo posteggiare le moto lungo la banchina, di fronte a lussuosi yatchs.
La città murata e fortificata di netta impronta veneziana è il più importante centro del litorale, confine tra occidente ed oriente, dominata da un castello in posizione di vedetta. Michele, il più appassionato fotografo del gruppo, sale faticosamente gli innumerevoli gradini lungo le mura merlate fino all’ultimo spalto per una serie di scatti degni di cartolina.
Prima e dopo cena è d’obbligo una passeggiata tra vicoli, piazzette, negozietti alla moda e locali colmi di gente, turisti e non. La cena è nel nostro hotel di grande charme. Il caffè ci viene servito in terrazza affacciata sulla piazza principale, contornata da eleganti edifici resi particolarmente affascinanti dalle luci notturne.
Venerdì 3 partiamo da Kotor sotto un sole sfolgorante, con il proponimento di ritornare anche qui in una prossima occasione. Costeggiamo nuovamente le bocche di Cattaro dirigendo a nord verso il confine con la Bosnia – Erzegovina passato il quale cominciamo vedere minareti dai sottili e aguzzi campanili, distese di vigneti ed alberi da frutto. Strada facendo in mezzo alle piante troviamo una birreria con ombrelloni tavoloni e panche giusto per un pranzo all’aperto e “ per qualcuno una pennichella “. Arriviamo a Mostar tristemente famosa per la sanguinosa guerra civile che tutti ricordiamo. Ancora evidenti i segni dei tremendi bombardamenti. Il nostro girovagare attraverso il paese ci rende muti e pensierosi ma scopriamo anche nella gente la voglia di proiettarsi verso il futuro aprendo al turismo. Finalmente arriviamo a quel ponte che aveva rappresentato per secoli il simbolo della convivenza tra diverse etnie e diventato poi invece simbolo dell’odio di religione. E’ un’impressione forte. Sotto di lui il fiume Neretva di un magnifico colore verde-turchese continua a scorrere tra i gradoni che si è scavato con il tempo nella roccia. Attraversiamo il ponte ritrovandoci nel quartiere mussulmano, la parte più bella della città tutta acciottolata con case in pietra, torri e bagni turchi oltre a piccole botteghe che offrono mille oggetti. Caratteristica la via degli orefici. Le ragazze sono in jeans ma a capo coperto.
Partiamo da Mostar Sabato 4 con un cielo smagliante. Seguiamo il corso del fiume fino alla cittadina di Jablanica completamente rasa al suolo ora ritornata a nuova vita dopo la ricostruzione. E ancora scorrono nei nostri occhi le immagini di minareti dalle cupole dorate, cimiteri dalle bianche stele e un susseguirsi di verdi colline fino alle porte di Sarajevo. L’hotel, inserito in un ampio parco, assieme ad altri tre forma un grande complesso termale di alta classe, tranquillo ed appartato frequentato da persone facoltose. Per comodità ci trasferiamo in taxi fino al centro cittadino a visitare il vecchio e caratteristico quartiere turco, un dedalo di viuzze pedonali fitto di negozietti debordanti di articoli e merci di ogni genere, caffetterie e pasticcerie, locali gremiti di gente, abiti occidentali mescolati a copricapo e volti nascosti….. veramente tanto di tutto e di varia umanità. Pranzo in locale tipico con ottima carne alla griglia ed ottima birra. Si rientra verso sera per la cena in hotel. Più tardi trasferiamo le riprese filmate e tutte le foto fatte finora sul computer di Peppe. Un quantitativo enorme, ma le tante cose belle ed interessanti che abbiamo visto meritavano di essere memorizzate.
La mattina di Domenica 5 da Sarajevo si ritorna verso Mostar. Qui il gruppo si divide tra chi preferisce visitare Madjugorje con Peppe e chi invece va direttamente a Spalato con Ezio, dove ci si ritroverà per l’imbarco. Nell’attesa si visita il palazzo di Diocleziano mirabile fusione di stili, materiali e culture, sorta di fortezza quadrata con all’interno edifici tali da poter considerare l’insieme un città in miniatura. Le mura esterne includono una serie di locali, antichi magazzini direttamente collegati con le porte di ingresso al palazzo, oggi adibiti in parte a negozi di artigianato locale ed artistico. Il complesso, affacciato sul grande porto, è suddiviso in quattro parti da due vie perpendicolari e comprende la casa vera e propria dell’imperatore, le dimore di cortigiani, servitù e corpo di guardia e la cattedrale di S. Doimo, patrono della città.
E’ l’ora dell’imbarco, cena sul traghetto, traversata tranquilla.
Sbarchiamo ad Ancona Lunedì 6 dove ci salutiamo bevendo l’ultimo caffè in compagnia.
Soddisfatti di questo viaggio ci ripromettiamo di partecipare a qualche altro proposto da Motoexplora.
L’occasione si è subito presentata nel mese di agosto quando in pochi giorni abbiamo deciso di partire per la Polonia sempre con Motoexplora
Un’altra bella esperienza alla quale ne seguiranno sicuramente altre.
Ciao a tutti.
Alberto Personi e Mariella Gobbi