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Motoexplora to enjoy 2017

a cura di Mauro Tamagni

Io e mia moglie abbiamo aderito con piacere all’invito di Peppe Pagano a partecipare ad un raduno di motociclisti, fruitori dei servizi di Motoexplora, tenutosi a Sorano in Toscana durante il primo week end di ottobre 2017.
Non mi aspettavo di trovare così tante moto e un così folto pubblico (per la cronaca 62 motociclette e 81 persone), ed è stata una bellissima sorpresa rivedere vecchi amici e conoscere tanti personaggi che condividono con noi la passione per il mototurismo.

Nata come una specie di raduno di motociclisti che hanno viaggiato con Motoexplora, to Enjoy 2017 si è rivelata una bellissima rimpatriata tra compagni di viaggio che hanno a loro volta familiarizzato con altrettanti potenziali amici, tutti uniti da un unico filo conduttore: la passione per la motocicletta intesa come mototurismo.

Ho sempre sostenuto che la motocicletta per un adulto è un po’ come un giocattolo per un bambino, ma quello che cambia realmente nell’utilizzo del mezzo è proprio il rapporto di aggregazione che ne deriva.
C’è chi la moto la usa solo in pista, c’è chi invece vive per il mezzo inteso solo come oggetto, c’è chi invece come noi che amiamo i rapporti umani, che la usiamo per viaggiare e per conoscere sia i luoghi che le persone.

L’aspetto meno evidente ma forse il più importante dell’uso della moto, è la componente sociale intesa come viaggio di gruppo, che a parte il valore del mezzo usato, appiana le differenze di casta tra i viaggiatori.

Viaggiare assieme vuol dire essere esposti a tutte le intemperie senza differenze.
Vuol dire assaporare la bellezza di un panorama senza posizioni predominanti.
Vuol dire trovarsi in un paese dove nessuno parla la tua lingua e affidarti al compagno per capire e farti capire.
Vuol dire viaggiare soli in mezzo ad una brughiera completamente deserta in una strada strettissima e confortarsi con la compagnia di chi viaggia con te.
Vuol dire scattarsi delle fotografie e scambiarsele.
Vuol dire aiutare un compagno in difficoltà e ricevere un grazie come massimo del compenso.
Vuol dire anche discutere e arrabbiarsi su certe scelte ed accettare le persone per quelle che sono perché perfetti non lo siamo nemmeno noi.
Vuol dire soprattutto riuscire a creare uno spirito di gruppo che ti fa avere nostalgia quando il tour è finito e ci ripensi.

Tutto ciò è l’essenza del mototurismo e ne ho avuto la prova in tanti viaggi che ho fatto con Peppe Pagano e la sua organizzazione.
Il meeting si è tenuto a Sorano presso le strutture del residence le Querce immerso nel cuore della Maremma toscana al confine con il Lazio. Organizzato nei minimi particolari, l’incontro ci ha dato l’opportunità di scoprire le bellezze di un territorio carico di storia, ricco di scorci pittoreschi, dove è ancora presente l’impronta dei nobili che furono l’ossatura del Regno Pontificio.
Il siciliano David Simone Vinci ci ha intrattenuto con simpatica ironia, dopo la cena di benvenuto di venerdì sera, sulle differenze dei vizi e virtù tra siciliani e nordici.

La mattina del sabato l’abbiamo dedicata a scoprire le strade della Maremma toscana e, dopo uno spettacolare tour di circa 120 km, siamo ritornati a Sorano, dove la Pro loco locale ci ha preparato un aperitivo con annesso pranzo presso una tensostruttura comunale.
Per coloro che hanno voluto, la visita guidata a piedi alla cava di tufo locale è stata la continuazione del pomeriggio fino alle 18, quando sono state fatte alcune premiazioni a personaggi che si sono particolarmente distinti durante i viaggi del 2017, tra i quali, io ho avuto l’onore di essere annoverato.
Ho avuto il privilegio in vita mia di ricevere molti premi nelle discipline più varie, e il mio ufficio e la mia bacheca, sono piene di coppe e trofei che mi ricordano i successi che ho avuto. Quelli però che mi hanno dato maggiore soddisfazione sono stati i riconoscimenti per i concorsi letterari, perché hanno premiato non la velocità o l’abilità nell’eccellere in qualche disciplina, ma il mio ingegno e la mia sensibilità.

Mentre scrivo sulla scrivania fa bella mostra di se una coppa che ho ricevuto sabato fa con la seguente motivazione:
A Mauro Tamagni la penna più veloce del West.
Quando Peppe Pagano mi ha chiamato davanti ad una platea di quasi cento persone per consegnarmi il premio mi sono piacevolmente sorpreso. Poi ho ripensato ai momenti di quando venivo chiamato sul palco da un anonimo presentatore, al quale importava poco di cosa effettivamente avessi scritto ma recitava la parte che gli era stata affidata da una commissione giudicatrice.
Quest’ultima composta da professori ed accademici aveva letto ed apprezzato il mio componimento, senza però che nessun’altro dei presenti tra il pubblico che pure battevano le mani più per dovere che per vero entusiasmo, avrebbe letto ciò che avevo scritto.

Quello che invece è successo sabato 7 ottobre scorso è stato invece il risultato di una vera ovazione che, pur ben gestita da Motoexplora, mi ha permesso di essere conosciuto da oltre 12.000 lettori che hanno letto il mio racconto sulle esperienze vissute nel viaggio in Irlanda dell’agosto scorso.
Per fortuna non sono stato premiato solo io, ma anche tante altre persone per le motivazioni più varie, altrimenti sarei stato molto imbarazzato, ma a me è piaciuto il modo come questa festa è stata gestita.

La cena finale a base di pochetta ha concluso in gloria il fine settimana toscano, ma debbo dire che ho rivissuto volentieri momenti di aggregazione trascorsi in anni di viaggi e mi sono lasciato trasportare dalla musica dei bravissimi rocchettari maremmani “i Grafica”. Erano secoli che non ballavo e quando la loro musica mi ha rimandato ai miei anni giovanili, ho volentieri danzato per chiudere in bellezza questo simpatico week end.
Con un po’ di magone domenica mattina io e mia moglie abbiamo inforcato il nostro fido cavallo meccanico e siamo ritornati a casa.
Grazie Peppe e grazie a Motoexplora delle emozioni che ho provato e che vorrei continuare a provare perché come dice il suo motto:

MOTOEXPLORA non organizza viaggi ma realizza sogni.

Stefano Zazzaroni

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