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Montenegro: Ottobre 2010

a cura di Peppe Pagano

Ed eccoci pronti alla partenza, appuntamento al porto di Bari, 9 partecipanti provenienti da diverse regioni d’Italia per intraprendere un viaggio che ci porterà a conoscere quella che è definita la “Perla del Mediterraneo”…. Il Montenegro. Per comodità scegliamo di raggiungere il porto di Dubrovnik in Croazia per consentirci la partenza da nord della costa montenegrina, le solite formalità in dogana e il tentativo di fare colazione, bhe solo un tentativo in quanto il cortese barman Croato si rifiutava di accettare gli euro…. Dopo pochi chilometri ecco apparire innanzi a noi la baia di Herceg.

Novi nelle bocche di Cattaro e poi strade in moto; splendide città sul mare passano una dopo l’altra; Kotor, Budva, Bar… Ulcinj. Tra i tanti paradisi che il Montenegro ci regala certamente il Lago di Scutari, il più grande d’Europa, è tra i più belli, le tante insenature ed i piccoli villaggi ci fanno rendere conto che il lago non racchiude dentro se solo acqua ma un insieme di influenze culturali che hanno lasciato traccia nell’architettura e nell’arte.

Si prosegue verso l’interno del Montenegro attraversando Podgorica, la Capitale, che raggiungiamo attraverso la vecchia strada, per la prima volta ci immergiamo nel traffico cittadino e ci rendiamo conto di come tutto il mondo sia paese. Nonostante i giorni passano la voglia di conoscere e di scoprire è sempre il nostro volano principale, dopo aver visitato il Monastero di Moraca siamo pronti a vivere, a mio parere, l’esperienza più bella del nostro viaggio: Il Durmitor “tra i giganti montanari delle terre degli slavi è i l più potente e il più maestoso”.

Il massiccio montuoso del Durmitor è circondato dalle valli e dai canyon stretti e profondi di Tara, Piva, Susica e Komarnica che si trasformano in alte pianure dalle quali si alzano più di 30 vette che superano i 2000 / 2500 metri,per la sua straordinaria bellezza con paesaggi di alto valore internazionale dal 1980 il Durmitor è nella lista del patrimonio naturale mondiale dell’UNESCO.

Le strade che lo percorrono sono a dir poco meravigliose, fatte di paesaggi e silenzi laddove il suono delle nostre moto diventa un tutt’uno con la bellezza del posto. Quando credevamo che il viaggio ci aveva già regalato la più bella esperienza ci ricrediamo immediatamente alla vista del Monatero di Ostrog.

Con dei pendii quasi verticali sopra la tranquilla valle del fiume Zeta ecco innanzi a noi, con il suo aspetto e la sua luce, il luogo di pellegrinaggio più importante del Montenegro, la bellezza di Ostrog, scolpito nella roccia, risveglia i sentimenti ed il desiderio di preghiera. Quant’è bello viaggiare in moto, al nostro passaggio il saluto delle genti dei villaggi ci fa sentire dei viaggiatori un poco speciali…

Ci fermiamo per una breve sosta presso un tipico bar in mezzo ai boschi laddove dei gentilissimi boscaioli montenegrini ci invitano a bere la loro “loza”, un distillato simile alla grappa, che se messo dentro i nostri serbatoi ci avrebbe fatto guadagnare non meno di 15 hp. Chilomtetro dopo chilometro, intervallato da salutari pranzi e ottimi hotel selezionati dal corrispondente Motoexplora per il Montenegro siamo giunti quasi alla fine del viaggio, e li ci riserviamo il pranzo più bello, alle porte di Kotor e sopra le Bocche di Cattaro, nella cui regione si incontrano due unità naturali: il terreno carsico alto e basso e il mare; il continente ed il Mediterraneo; due civiltà, l’oriente e l’occidente. Per un viaggio che ci ha aiutato a scoprire e comprendere dei mondi diversi ed allo stesso tempo cosi vicini.
Durata del viaggio: 7 giorni indimenticabili – grazie ai compagni di viaggio.

Peppe Pagano

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